Le Masserie

Un altro buon motivo per visitare Ostuni è la presenza delle masserie: strutture di fattorie fortificate che completano la bellezza del paesaggio di Ostuni, divenendone ormai un elemento naturale che va ad aggiungersi agli atri tipici di questa città d’arte.

Si contano sul territorio di Ostuni quasi 300 masserie che vanno a completare il patrimonio architettonico della città, disposte sulle alture della collina e tra gli uliveti richiamano il passato e la più forte forma di civiltà agricola. Visitare le masserie di Ostuni vuol dire riscoprire e rivivere i sapori di un tempo, la vita contadina, le tradizioni, i colori e gli odori del lavoro nella terra. Molte delle masserie di Ostuni rivendicano ancora oggi la loro prerogativa di essere nate a favore dei cavalieri quali la Commenda per diventare poi il punto di comando dei facoltosi feudatari, baroni e marchesi.

Oggi alcune masserie di Ostuni si sono trasformate in villaggi turistici che accolgono così il visitatore permettendogli di vivere un soggiorno diverso, a pieno contatto con il territorio e la natura per scoprire a pieno la vita ostunese e assaporarne la vivacità. In altre strutture invece si sono affermate attive aziende che hanno sapientemente unito l’antica struttura della masseria con le necessità del commercio attuale.

Fra le tante originarie aziende rurali presenti ve ne sono alcune che chi arriva ad Ostuni deve segnare sul suo cammino quali ad esempio l’antichissima masseria fortificata Rialbo di Sopra che si trova a 5 km da Ostuni. Questa masseria trova le sue origini nella parte centrale che risale al XVI sec. a cui poi si sono aggiunte altre parti durante gli anni. La struttura risulta molto interessante per il turista soprattutto per i suoi elementi difensivi, si ritrovano infatti il ponte levatoio, caratteristica sempre di grande effetto che riappare oggi a chi lo vede ricostruito in pietra; sono presenti inoltre le solide mura di cinta oltreché i piombatoi e le caditoie.

A pochi km dalla città si trova nella “marina” un'altra tappa, la masseria Lo Spagnuolo, la cui denominazione deriva dal suo primo possidente Don Saverio Lopez Y Royo che nel 1680 fece costruire questa fortezza che oggi racchiude un agriturismo ma che nasconde linee architettoniche di splendida fattura. Chi oggi si appresta a questa masseria trova l’accesso in due ingressi che si affacciano in un ampio cortile in cui predomina, nella sua bellezza, una scala a due rampe di stile barocco che conduce il visitatore alle stanze della casa padronale. La struttura è circondata al di fuori dalla cinta muraria che esprime con prepotenza le sue linee architettoniche. Sull’esterno si è attirati dalle abitazioni nate per i coloni oltreché dalla stalla e dall’antico e sfavillante “tappeto” ancora oggi conservato perfettamente.

Attraverso la provinciale per Costernino si arriva invece alla masseria Carestia, eretta tra il 1752 e il 1777 e posizionata sul pendio di una collina molto suggestiva il cui paesaggio venne definito dallo scrittore Piovene “il cammino eremitico più bello d’Italia”. In questa masseria chi entra è accolto con due ingressi di cui uno con una successione di archi posizionati a distanza simmetrica che sorvolano la testa del camminatore donandogli quella suggestione che solo ad Ostuni si può vivere e che addentrandosi nelle stalle, nella chiesa e nei locali interni trova la sua massima espressività. Oggi chi giunge in visita a questa masseria troverà la produzione di “Antichi Sapori di Puglia” fra cui i famosi formaggi della casearia pugliese.

Come detto sopra sono tante le masserie che sorgono sul territorio di questa Città bianca e sono anche loro che accolgono il turista nei suoi soggiorni, molti agriturismi infatti sono nati nelle antiche strutture e permettono di rivivere, in modo unico e speciale, la vita di questa città, fra la sua gente e i suoi sapori, in un tuffo nell’antico per un soggiorno moderno davvero indimenticabile.